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6 libri storici da leggere per viaggiare nel tempo


Incontrare personaggi storici e fare un pezzo di strada insieme a loro è affascinante e al contempo possibile. Attraverso le pagine dei libri storici, tempi e luoghi rivivono, rievocando persone e sentimenti.

Alcuni volumi sono diventati classici, altri lo diventeranno. È la magia che essi emanano che li fa apprezzare da noi, i lettori.

Ed ecco i 6 libri storici da leggere per viaggiare nel tempo proposti da me: pronti per partire?


Ivanhoe

di Walter Scott

Tutto parte da un ritrovamento: il documento Wardour, che porta a Laurence Templeton, pseudonimo di Scott, una storia che lui trova interessante. Ed eccoci, allora, in Inghilterra, dove regna l’usurpatore Giovanni, impegnato a consolidare la sua posizione sul trono e a sperare che suo fratello, Riccardo Cuor di Leone, rimanga imprigionato presso il re di Germania. Temuto e non amato, sa che il legittimo erede ha molto più seguito.
Tra descrizioni suggestive e dettagliate di paesaggi e personaggi, colpi di scena, dialoghi maestosi e pieni di fascino, si snoda la storia di Wilfred d’Ivanhoe, fedele alla religione cattolica e all’amore di una donna.
Una bella sorpresa, è un libro scritto nell’Ottocento, ma scorrevole, divertente a tratti, capace di far riflettere su tanti aspetti molto spesso nascosti di un’epoca in cui sembrava esistere solo l’onore. Et voilà, il romanzo di critica velata di storia si ammanta del detto “ambasciator non porta pena”.


Vedo quanto è facile che la lingua tradisca ciò che il cuore vorrebbe celare.

Walter Scott


Valperga

di Mary Shelley

Le vicende umane e politiche di Castruccio Castracani, e non solo, sono qui raccontate con maestria da Mary Shelley.
La puntualità storica lascia spazio all’allegoria, tanto da creare su territorio toscano, tra Lucca e Firenze, una località chiamata Valperga. Qui alberga lo spirito democratico, sensibile e femminista dell’autrice, incarnato nella prima delle due coprotagoniste del condottiero lucchese.
Gli Shelley amavano l’Italia. Questo è l’omaggio che la scrittrice le dona, rendendo vivo ciò che è più importante per lei.
Se per lei la pace va ottenuta con gesti di pace, con onestà intellettuale riconosce che la storia non sempre è d’accordo con lei.


Caterina d’Aragona la vera regina

di Alison Weir

Caterina d’Aragona arriva in Inghilterra nel 1501. È promessa al principe Arturo, il primogenito di re Enrico VII, destinata ad essere regina della sua terra d’adozione. Dietro di lei il passato, la vicinanza e l’affetto dell’amorevole madre Isabella, e la sua patria, l’assolata Spagna. La regina Caterina, guidata dalla nostalgia per la sua terra e dall’obbedienza alla cara genitrice, conquisterà i cuori degli inglesi.
Come il suo motto, è umile e fedele, ma anche molto di più.
Da leggere per avere un esempio mirabile di donna innamorata e fedele a se stessa.


La ragazza con l’orecchino di perla

di Tracy Chevalier

Il pittore Vermeer ha avuto più di un aspetto: quello professionale, arrivato fino a noi, che si è intrecciato a quello familiare. Così lo possiamo intravedere dagli occhi di Griet, assunta per aiutare in casa e pulire lo studio del noto artista.
La ragazza sarà pure un personaggio verosimile, ma il suo sguardo “speciale”, estraneo alla famiglia ma non al concetto di bello, ci porta dentro un mondo dove l’arte perde la sua purezza e diventa parte integrante della vita quotidiana.
Consigliato a chi, in amore, vuole conoscere pregi e difetti e continuare ad ammirare le opere oltre l’uomo.


Sorrideva, e quando sorrideva il suo viso era come una finestra spalancata.

Tracy Chevalier


La lettera scarlatta

di Nathaniel Hawthorne

L’autore si presenta nel libro: è un uomo che, nel corso della sua vita, ha lavorato per ben due anni nella dogana di Boston. Un capitolo delizioso, quello introduttivo, ironico, descrittivo in modo frizzante e vivo di tutti gli aspetti della vita doganale. Non mancano i protagonisti, il contesto politico (poteva cambiare l’essere conservatori o democratici), l’edificio in cui si svolge il lavoro. È proprio lì, al piano inferiore, che si trovano documenti ormai dimenticati, lasciati in scatole messe alla rinfusa. Nathaniel ritroverà un fascicolo contenente un pezzo di stoffa, con su ricamata una “A”. Su questo esile indizio nascerà il suo meraviglioso romanzo.


La guerra delle donne

di Alexandre Dumas

Tra storia e verosimiglianza, ci ritroviamo catapultati nella Francia del 1650, in piena guerra della Fronda. Due reggenti, le “regine” vedove, Madame de Condé ed Anna d’Austria, stanno lottando affinché i loro figli ereditino il trono di Francia. In nome loro, si ricorrerà ad intrighi, diplomazia, battaglie aperte.
Nei due schieramenti, altre due donne emergono: la viscontessa di Cambes e Nanon de Lartiges. Così, tra duelli, incontri segreti, prese di città, le donne vivranno di tutto. Protagoniste attive di una storia che nega loro il ruolo che hanno avuto, troveranno l’amore, la cosa più preziosa a cui aspirare.
Lo stile di Dumas è adatto a questi scenari mutevoli, veloci e suggestivi, capaci di rendere vivo un passato lontano. Il ritmo coinvolgente, a tratti ironico, riesce a comunicare quanto siano inanellati i cambi di scena: l’uno conseguente all’altro, per spiegare, approfondire e tenere il lettore attento ed interessato.
Una vera chicca che vi conquisterà.


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