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Recensione “La notte degli dei”


Trama

Siamo nel 97 d.C., in epoca imperiale romana, nei dintorni della città di Mutina. I protagonisti del romanzo sono Vibio Fulvio Musa, Tito Aurelio Albino e Marco Salvio Rullo, tre giovani contadini che ambiscono ad entrare nella guardia pretoriana. Insieme intraprenderanno un viaggio verso Roma per arruolarsi nell’esercito privato dell’imperatore. Lì, però, faranno il loro incontro con il tribuno Publio Elio Adriano, figlio adottivo di Marco Ulpio Traiano (il futuro imperatore), che affiderà loro una missione segreta nella misteriosa Dacia. Le vicende dei giovani, a questo punto, si intrecceranno con quelle dei fratelli Diras e Zarsia, governatori di una cittadina situata proprio ai margini della Dacia. Le vicende si svolgono tra l’Italia, la Dacia, la Pannonia e la Germania inferiore.

Perché leggere questo libro?

  • Si respira l’atmosfera dell’antica Roma
  • Si impara la storia senza pesantezza
  • Lo stile dell’autore è brillante e coinvolgente

Recensione completa

Approcciarsi alla lettura di un romanzo storico può essere insidioso, un libro può risultare noioso o pesante, oppure essere condito da troppi tecnicismi che rischiano di far calare l’attenzione o risultare, in alcuni casi, addirittura incomprensibile a chi non è così esperto del settore. Devo dire, invece, che Ivan Benedetti ha saputo mescolare con sapienza tutti gli ingredienti giusti per creare una storia completa, appassionante e coinvolgente.

Il romanzo ha uno sfondo storico ben ricostruito ed è più che evidente il grande lavoro di ricerca dell’autore dietro alla costruzione della trama, ma non solo. Le nozioni storiche introdotte nel libro riescono a fondersi alla perfezione con il testo e arricchiscono il lettore grazie all’inserimento di diverse curiosità storiche, senza appesantire la narrazione. “La notte degli dei”, tuttavia, è molto di più di una mera ricostruzione dei tempi antichi, perché affronta diverse tematiche, quali la fedeltà, l’amore e l’amicizia.

I dialoghi sono vivaci, ben costruiti e funzionali a questo tipo di narrazione, ciascun personaggio ha la propria voce ed è facilmente identificabile e distinguibile dagli altri. I momenti ironici arrivano sempre nel momento giusto e l’azione e l’avventura non mancano mai. Una cosa è certa, il lettore non potrà fare a meno di prendere subito in simpatia Vibio Fulvio Musa, Tito Aurelio Albino e Marco Salvio Rullo.

“La notte degli dei” è solo il primo libro della trilogia intitolata “L’aquila e lo scorpione”, i capitoli successivi sono “La spada di Annibale” e “Le porte di ferro”.

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