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Recensione “Jonathan Strange & il signor Norrell”


Trama

In Inghilterra, ormai, sono secoli che non si pratica più la magia, ovvero, chi dice di farlo, è solamente un imbroglione. Parola di maghi seri, rispettabili, riuniti a studiare libri sulla magia in seno ad istituzioni, le Accademie. A York, tutto cambia con l’arrivo di un nuovo mago, John Segundus. Questi, domandando agli esimi colleghi come mai la magia in Inghilterra sia scomparsa, crea un dibattito tale da rendere necessaria la presenza del signor Norrell. Questo misterioso personaggio vive isolato, immerso nello studio dei suoi numerosi libri. La sua biblioteca ha qualcosa di leggendario: è immensa e vanta titoli rari e antichi. Quando finalmente il signor Norrell manifesterà la sua presenza, lo farà essendo il solo mago pratico di tutta l’Inghilterra. Come tale, riuscirà ad ottenere incarichi dai ministri inglesi, che richiederanno i suoi servigi per questioni belliche. Ma il destino non vuole che rimanga solo. Jonathan Strange è innamorato, è ricco, potrebbe non lavorare e vivere della sua rendita, ma la sua fidanzata non è d’accordo. Figlia di un pastore, crede nel valore del lavoro. Proprio durante un viaggio per andarla a trovare, Jonathan si imbatterà nella magia, che a poco a poco diventerà la sua vita. Presto, Norrell e Strange diventeranno maestro e discepolo. Di caratteri opposti, lavoreranno insieme per il Governo inglese, fino a dividere le loro strade. I percorsi saranno paralleli eppure così divergenti tra loro, che il finale di questo libro sorprenderà, tale è quasi l’impossibilità che accada.

Perché leggere questo libro?

  • E’ una deliziosa favola per adulti
  • Parla di magia
  • Contiene preziosi insegnamenti sulla natura umana
  • Dimostra come qualsiasi cosa fatta senza amore verso gli altri diventi fine a se stessa e non dia la felicità

Recensione completa

Il periodo storico nel quale viene ambientato il romanzo è precisamente dall’autunno 1806 alla primavera del 1817. I periodi presi in esame vengono riportati all’inizio, come specificazione del titolo del capitolo. Accanto ai personaggi inventati, ne troviamo di storicamente esistiti: Lord Wellington, Napoleone, Byron.
La narrazione è talmente garbata che è veramente difficile credere che tutto ciò che è scritto non sia realmente accaduto. L’autrice, in particolare, mette delle note biografiche di libri mai esistiti e descrizioni di fatti mai accaduti con la giusta quantità di dettagli tali da rendere ancora più affascinante la lettura.
Le conseguenze della magia possono essere sia positive che negative; in quanto strumento, dipendono da molti fattori di utilizzo e di contesto. In più, ci possono essere degli imprevisti, delle mancanze di attenzione.
Questa favola per adulti ci dimostra come tutti abbiamo bisogno di un po’ di magia nella nostra vita. Ci rende consapevoli di averla sempre desiderata.

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One response to “Recensione “Jonathan Strange & il signor Norrell””

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